Tra le novità principali contenute nella Legge di Bilancio approvata a dicembre, il nuovo tetto di spesa del Bonus Mobili 2023 è un’opportunità da cogliere per chi deve arredare casa. Con la proroga degli incentivi fino al 31 dicembre 2023, infatti, sarà possibile detrarre 8.000 euro per l’acquisto di arredi a seguito di ristrutturazioni di un immobile.
I contribuenti possono usufruire della detrazione fiscale relativa alla spesa per arredi e grandi elettrodomestici effettuata nel 2021 e collegata a lavori di ristrutturazione effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022. Se si eseguono lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari, il beneficio spetta più volte.
La detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ e classe A per forni e lavasciuga, è comprensivo di eventuali spese di trasporto e montaggio. Per accedere al bonus fa fede la data di inizio dei lavori di ristrutturazione che non deve essere antecedente al 1° gennaio 2023 e l’acquisto dei mobili vale se effettuato dopo la data dei lavori in casa. Chi ha rinnovato casa o ha acquistato gli arredi nel 2022 pur rinnovando casa nel 2023, ad esempio, non ha diritto alle agevolazioni.
Per accedere al Bonus Mobili è quindi necessario aver prima eseguito un intervento edilizio strutturale che rientra nelle categorie manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, interventi a seguito di eventi calamitosi. I lavori di ristrutturazione devono essere regolarmente denunciati tramite pratica edilizia presso il Comune con CILA SCIA o DIA.
Affinché si possa usufruire degli incentivi, è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico, carta di credito o di debito (bancomat) e non è possibile usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura.
Il bonus è valido per l’acquisto di arredi nuovi e quindi cucine, letti, armadi, librerie, contenitori, imbottiti, tavoli, materassi e apparecchi di illuminazione.